Piccola riflessione natalizia di Adriana Licari
In cuor mio sono rimasta una bambina e come tale già mi entusiasmo quando vedo le prime esposizioni delle luci natalizie, anche se al loro primo apparire le temperature qui da noi in Sicilia sono tutt’altro che invernali.
Non è mai troppo presto per prepararsi interiormente al Natale.
Lo spirito del Natale deve albergare dentro di noi ogni giorno dell’anno e non solo a dicembre.
Mi è tanto dispiaciuto quando qualche giorno addietro entrando in un negozio che vendeva articoli natalizi, aggirandomi a curiosare tra gli stand con le mie figlie, con un sorriso la commessa mi ha detto che dal nostro sguardo notava un sincero entusiasmo per il Natale e che siamo tra le poche persone a cui il Natale non fa paura.
A me invece ha fatto paura quest’ultima affermazione, perché molto rappresentativa di uno stato d’animo generale, in quanto, in effetti, mi capita spesso di parlare con diverse persone che purtroppo non riescono pienamente ad apprezzare il periodo natalizio, poiché lo vedono come un peso, come un’altra incombenza e un altro dovere a cui fare fronte. Quante volte sento frasi come:” Mi sembra l’ora di essere al 7 gennaio!”
Regali fatti per obbligo, più che per sincero affetto, pianificazioni familiari di pranzi e cene a cui inevitabilmente per un motivo o l’altro seguono malumori e che macchiano quello che dovrebbe essere il periodo più gioioso dell’anno.
Vorrei cogliere l’occasione per augurare a tutti noi che queste festività vengano vissute con maggiore leggerezza e con “spirito autentico”, lasciando da parte le apparenze e ciò che viviamo come doveri, il cui unico scopo è quello di non urtare la sensibilità di parenti e amici.
Auguro a tutti noi di imparare a cogliere l’intimo spirito del Natale, che, come ogni nascita che si rispetti, è foriera di speranza e di gioia.
Finché queste ultime troveranno posto nel cuore di ciascuno di noi, il Natale ci accompagnerà ogni giorno dell’anno.
Recuperiamo il vero significato del donare, affinché si raggiunga la piena consapevolezza di ciò che realmente significa fare un dono.
Dietro di esso ci deve essere la trasmissione di un preciso messaggio al destinatario, a cui la scelta è dedicata, che può essere un “ti voglio bene” o un “sei nei miei pensieri”, fatto col cuore .
Il regalo “consapevole” esprime il pensiero e l’importanza dello spendere parte del proprio tempo per scegliere bene ciò che si intende regalare, per fare contenta la persona a cui è dedicato. Nella scelta del regalo ci dovrebbe essere un po’ di noi e un po’ dell’altra persona. Un regalo fatto con il cuore è anche un pezzettino di noi che porgiamo all’altro.
Tutto il contrario di ciò che accade ai nostri giorni in cui la fretta e la superficialità sono imperanti e l’unico pensiero e quello di “togliersi il pensiero”.
Infatti il vero valore di ciò che il dono dovrebbe rappresentare è stato sostituito da una connotazione consumistica e commerciale che segue le mode del momento e le formalità della vita sociale.
Ricordiamoci che, pur nella bellezza di scambiarsi i regali sotto l’albero, i veri doni che possiamo fare, sono la disponibilità all’ascolto e la condivisione.
Conserviamo dunque il vero spirito del Natale e custodiamolo nel nostro cuore come una sorgente alla quale attingere ogni giorno dell’anno.
Adriana Licari
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