A Maria Davide Turoldo
Sei partito
e hai lasciato
i tuoi colori,
la tua arte,
i tuoi versi.
Il tuo dramma
scorre ora
nelle mie vene.
Sono geloso
dei miei versi.
Io vado,
essi restano.
Tutti i pensieri viaggiano,
esplodono dalla mente
e vanno in cielo.
E non si riempie mai.
E non mi svuoto mai.
E’ tutto nuovo
sotto il sole.
Mai vecchio, mai di ieri,
o di domani.
E’ sempre nuovo.
Il mio respiro
non è inseguire il vento.
Io sono convinto
che anche
un olivo nodoso
profuma olio sacro
e la vite serpentina
spreme nettare divino.