Scusaci Signore, ci siamo prostituiti al denaro!
Scusaci Signore, ci siamo prostituiti ai nostri pensieri!
Crediamo più al nostro agire che alla forza del Tuo Spirito.
Scusaci Signore, ci siamo prostituiti al nostro credere
di benessere e di sicurezze di tempo.
Il tuo vangelo, o Cristo, oggi è solo la tenda di riti solenni,
dove non abita la vita della fede.
Avvolgici, ti preghiamo, nel lezionario del tuo amore.
Scusaci Signore, ci siamo prostituiti al potere
per la carità verso i poveri.
Scusaci Signore, ci siamo prostituiti
ai nostri idoli, alle nostre credenze fatte di corno rosso,
di amuleti e di superstizioni.
Il gatto nero, per paura,
non attraversa più le nostre strade.
Scusaci Signore, ci siano prostituiti
a processioni di denaro e di false devozioni.
Alzaci Signore, da questa sporca
e fetida pozzanghera di fede.
Qui al Borgo della Pace contemplo
vallate di campi tappezzati di colori
e terreni pettinati di grano.
Scenderò a valle a raccogliere
quelle spighe cadute e rifiutate,
per impastare nuovo pane azzimo,
non maculato da denaro e da potere umano.
Eccoci Signore, siamo noi quelle spighe cadute a terra
per la tua nuova mensa eucaristica. Dipax