Tu mi fai paura
perché ti fai totalmente sacro.
L’umile è sacro,
l’umile è mite,
l’umile è paziente.
Nel silenzio del Borgo della pace
avverto le note dell’universo.
Note che diventano leggende
che non si possono facilmente uccidere.
Leggende che appartengono agli atomi
e destinate a concepire nuove generazioni.
Per troppo tempo mi sono arrenato
sul bordo del tempo.
Ora le emozioni mi esplodono dentro
nuove intuizioni, nuove avventure, nuovi progetti,
Questa mia città sognata
è divenuta popolata.
Quando più una parola è vecchia,
tanto più va a fondo.
Mi guardo dentro è non sono un ipocrita,
cioè un attore, un commediante.
La solitudine mi fa essere me stesso.
Non cavalco nessun palcoscenico di specchi,
nessun ruolo di potere.
Il ruolo che amo è ritrovare me stesso.
Nel cuore amaro del tempo
ho attraversato l’eterno. Dipax