Il risorto desidera la tua felicità.
Ti dona la grazia dell’immortalità,
senza chiedere nulla.
E’ così discreto nel silenzio,
tanto da non giudicare i tuoi giudizi su di lui.
Io ti conosco,
carne della mia carne,
respiro del mio respiro,
speranza della mia speranza.
Io ti conoscevo,
quando i miei sogni divenivano carne.
Io ti conoscevo,
quando le mie vene ardevano dolore.
Io ti conoscevo,
quando la gioia sorgeva
dagli insulti e dalla condanna.
Io ti conoscevo,
quando accompagnavo l’umanità
smarrita negli olocausti.
Io ti conoscevo,
quando la croce diveniva altare di risurrezione.
Io ti conoscevo,
quando le lacrime fiorivano grazie.
Ora io ti conosco,
risorto e mai più morto e sepolto.
Ora io ti conosco,
corpo glorioso e risorto
dell’albero delle mie vene. Dipax