La parolaccia condannata
Peppino Impastato fu lavato il capo da grottesche parolacce a causa della sua Radio Aut.
Anche i preti di frontiera vennero aggrediti con mottetti blasfemi.
Sono i mafiosi i più copiosi di parolacce e mai per queste condannati. Il portone della chiesa sant’Agnese ogni mattina veniva lavato dalle porcherie che i drogati, e non, imbrattavano nelle notti.
La parolaccia è sempre nera e offensiva. Chi la dice si abbassa di dignità.
Eppure capita, in certi processi, che le brodaglie dei malavitosi vengono considerati solo esternazioni, mentre una parolaccia di un giornalista viene condannata. La giustizia diventa sabbia che nessun deserto può contenere.
Sempre lo stesso spartito di giustizia. Vince chi ha più soldi.
Sempre la stessa musica, canta chi non è più forte.
Sempre le stesse facce da oltre mezzo secolo, solo per sostenere con le pensioni, nipoti e pronipoti dei morti parlamentari.
Il cervello è arrugginito con la colata di secoli dei denari sporchi.
La parolaccia annerisce il cuore, ma qualche volta è veramente liberatoria. Dipax