Io che sono stato crocifisso
tra i malfattori,
io che sono caduto
sotto la condanna dell’ipocrisia,
io che sono piombato
dentro le tenebre delle ingiustizie,
io coperto di sputi,
io emarginato nella vergogna,
io che l’ho seguito
senza parlare,
io che dentro la croce
sono divenuto suo discepolo,
io davvero
ti posso parlare di Lui.
Io non lo conoscevo,
ora io lo conosco.
Ha invaso le mie notti insonni.
Mi ha lottato a suicidio,
perché potessi innamorarmi di lui.
Ho litigato con lui
tante e tante volte.
Non è riuscito
a convincermi nella gioia.
Mi ha vinto nel dolore.
Da quel momento
è stato un dolce mio amico.
Mi ha asciugato le lacrime,
mi ha sorretto salendo
sul mio letto a castello
in prigione,
dove davvero l’ho incontrato.
Ha accarezzato
più e più volte
il mio volto avvilito
dalle ombre delle cattiverie.
Sono morto
un’infinità di volte
dentro i miei dubbi.