P
Mi attacco all’ultimo raggio del sole a finire il giorno.
Tanto sono rimasto sotto le sferze del dolore
da levigare persino l’anima.
Sono a nozze con le stelle,
come un bambino a succhiare il cielo.
Sono ubriaco di vangelo.
Cessate di aver paura, nel cenacolo si è incenerita la morte.
Ascoltate la flebile voce di un filo d’erba,
dove l’universo intero sboccia a fiorire.
Il mio corpo è una carcassa a forza di pensieri di fango.
Paolo, uomo dell’oltre a farti coraggio dell’impenetrabile.
Sono affacciato sulla balaustra del tempo,
a fissare il cuore al tramonto
che risorge oltre ogni nostro vedere.
Malinconica è la mia penna,
si è esaurita con i colori dell’aurora.
Mi ha preso in giro la vita,
a illudermi di essere eterna.
Fuori dal petto ora è il cuore
a palpitare per sempre risorto. Dipax