Antonio
Antonio, mio fratello di cuore e di sangue spirituale.
Non so dire altro di lui.
Voi dite:”Ora lui è felice in paradiso”.
Io vi dico:” Io sto male senza di lui!”.
Lasciamo le parole,
il vento le cancella anche nel nostro cuore.
Nell’animo sento che lui mi direbbe:
Di che cuore siete, fratelli?
Voi che rifiutate chi dorme sui marciapiedi?
Di che cuore siete, fratelli?
Voi che guardate le statistiche dei morti del covid 19,
senza far nulla, chiusi in casa per paura.
Di che cuore siete, fratelli?
Voi che emanate leggi a chiusura persino di chiese.
Di che cuore siete, fratelli?
Voi che correte ai supermercati per riempivi,
come il ricco della parabola,
di vivere a non morire,
mentre la notte già vi prende.
Di che cuore siete, fratelli?
Voi che non seppellite più i morti,
per paura di contagio.
Di che cuore erano quelli che aprivano Lazzaretti
e curavano i pestati.
Usciamo dalla paura,
nella prudenza della saggezza.
Io resto a casa, aperto sempre all’altro. Dipax