Venerdì santo
Dove la coscienza non è tranquilla,
anche il denaro diventa un tormento.
Sono davanti a te, Eucaristia spezzata per noi.
Voglio farti un po’ di compagnia,
dopo che hai versato il calice del tuo amore nel mio cuore.
Hai tanto patito nel vedere i tuoi amici dispersi nell’amore.
Hai tanto sofferto e tuttavia li hai chiamati sempre amici.
Ecco salgo con te nell’orto del Getsemani.
E’ buio, nessuna luce.
Nessun raggio di luna!
E’ tormentosa la notte.
Nessuno è sotto gli ulivi a contemplare le tenebre.
Nessuno è fratello in questa notte del tradimento.
Ognuno fugge alla paura della morte.
Fuggiamo anche noi dinanzi alle calunnie.
Chi difende l’innocente?
Tace persino il silenzio.
Impera la morte che non vuole morire.
Invece morirà per sempre!
Ti batte solo il cuore con quello di tuo Padre.
Il cielo trema,
l’universo crolla.
Ecco sono smarrito anch’io.
Non conosco l’uscita dalla notte.
Dov’è l’uscita della notte?
Non ho nessuna uscita di sicurezza nella notte del tradimento.
Ho paura Gesù, forse scappo anch’io.
Ho
paura della condanna.
Ho paura della prigione.
Ho paura di un bacio che mi tradisce.
Ma sono qui, accanto a te.
Sono qui! Nessuno mi smuove.
Sono qui! Io so che il silenzio per una condanna mi unisce a te.
Tanti stanotte ti faranno compagnia,
accanto all’altare della reposizione. Io no, sono con te,
sono con te a essere condannato.
Sono con te, ma non verserò il sangue come dal tuo costato.
Dalla mia condanna, perché davvero peccatore, non voglio fuggire, voglio esserti fedele nella tua misericordia.
Lo sapevo, delle torce squarciano il buio.
Il fuoco del diavolo non illumina, brucia, fa paura,
avanza e avvampa.
Ti vedo circondato da un drappello di soldati.
Si avvicina il tuo amico Giuda, ti bacia
e tu: Amico, con un bacio mi tradisci?
Non avrei mai immaginato che quel bacio fosse anche per me.
Perché con le spade? Perché con la menzogna? Perché con un processo di falsi testimoni? Come testimoniare contro di te?
Come testimoniare contro Dio? Ogni volta che la calunnia inviperisce,
i diavoli entrano nel cuore di chi la pronuncia.
Non c’è niente da fare. Il diavolo vince solo per un istante.
Ti incatenano, ti spogliano. Ti lodo, Signore, perché nella mia miseria, mi hai dato anche questo dono, di essere tutto nudo dinanzi agli agenti penitenziari. Oh! No, non è una vergogna essere nudi come ci hai creati. Oh! No, è vergogna la menzogna, è vergogna il vituperio di trattare un uomo come una bestia.
Il tuo procedere è solenne, come il sacrificio di ogni persona. Il tuo andare è lineare, sicuro, usque ad mortem,
per la risurrezione di ogni uomo, nessuno escluso.
Il processo, gli avvocati, i giudici, i magistrati pronti a condannarti senza ascoltarti, senza una prova, ma solo testimoni falsi e pagati,
come avviene per ogni innocente.
Nulla dici per scolparti? Come può un innocente scolparsi di colpe non fatte? E tu sei Socrate, e tu sei Galileo Galilei, e tu sei Giordano Bruno, e tu sei Savonarola, e tu sei Martin Luther King, e tu sei padre Pino Puglisi, e tu sei tutti noi.
Soffri nel vedere Pietro che ascolta il gallo, nell’avere paura di una donna. E tu soffri, nel constatare Giuda tradito dai sommi sacerdoti.
Quei denari! Quei trenta denari hanno fatto una lunga strada. E tu soffri per il tuo amico e fratello Giuda che scaraventa in faccia al sinedrio i trenta denari. Soffri ancora di più nel vedere la meschinità dei sommi sacerdoti nel raccogliere e convertire quel denaro intriso di sangue per il cimitero dei morti stranieri. Il vero traditore è colui che si attacca al denaro, soffocando il fratello. A volte, cari Piccoli della pace, mi sento un po’ Giuda. Tutti noi dentro siamo un po’ Giuda. Com’è entrato il male nel cuore di Giuda, nel vedere ogni giorno Gesù? Come entra nel nostro cuore l’odio per l’altro o l’indifferenza, quando ogni giorno ci nutriamo dell’Eucaristia? Il male, il diavolo è un mistero che si annienta solo con la tua forte volontà. Il silenzio, il silenzio è la Parola del Tuo amore. E procedi: Ecce homo! Ecco l’uomo! Ecco il prete condannato. Eccolo, lui che si beava del bene. Ecco il Dio che dà la vista al cieco e non è capace di vedersi. Ecco il Cristo, che guarisce i lebbrosi e s’insozza di peccati di tutti i condannati. I giudici, gli avvocati, come avvoltoi, ti condannano. E’ una grande soddisfazione condannare Dio! E’ una grande vittoria sconfiggere i profeti scomodi. Avvocati che si fanno strada sulla pelle degli innocenti.
Dove sei Pilato? Dove sei Erode? Dove sei Caifa? Dove sei PM? Tolti di mezzo persino a Palermo. Tu procedi come un agnello a quel macello che è l’umanità avvilita. Procedi sicuro. Io non ti vedo cadere, io non vedo nessuno a soccorrerti. Forse la pietà umana si è convertita, dopo la tua risurrezione. Sputato, procedi. Deriso, procedi. Ho custodito anch’io ogni parola falsa nel processo di una persona scomoda da eliminare.
Io mi sono unito a te. Ho preso anch’io la mia croce e ti ho seguito,
con un fiume di lacrime, ma senza sangue.
Ti spogliano, si dividono la miseria, un cuore addolorato crolla a terra,
trafitto nel cuore.
Innalzato al di sopra dei cieli, sei la Croce solenne!| Sei una stoltezza dinanzi agli uomini, ma sei il dono di grazia più bello per l’umanità! Alto, bello, splendido lassù, il più alto delle galassie.
Lassù, sulla tua Croce, diveniamo fratelli tuoi e figli di Dio.
Madre, ecco tuo figlio!
Figlio, ecco tua madre!.
Sulla croce, a talamo coniugale, ci concepisci e ci partorisci alla famiglia del Padre.
(Fine prima parte) Dipax