Domenica di Risurrezione
Il giorno del Risorto
Nessun
rintocco di campane.
Nessun fiore di pesco.
Questo giorno sa di niente.
Questo giorno non si accende.
Questo giorno non sa di pane,
neppure di eterno.
Eppure c’è stata una lunga processione.
Infermieri in corsa verso gli ammalati.
I medici a soccorrere nel respiro.
I sacerdoti a consacrarci di salvezza.
Questo tempo è il labirinto dell’inconscio.
Non esiste un giorno senza Dio.
Non esiste il creato senza di Lui.
Il creato è la via della risurrezione.
Vieni con me, amico mio!
La strada del dubbio è troppa pericolosa,
scoscesa e scivolosa.
Cammina con me, oltre il mar Rosso,
oltre l’oceano di ogni tempesta.
Oltre il baratro di ogni filosofia.
Oltre gli ultrasuoni della vita.
Oltre il virus che non contagia più,
come il diavolo che è morto.
Vieni con me, il risorto ci attende
sulle strade della Galilea del mondo,
sulle strade dell’amore.
Il Suo amore è il logos per l’umanità.
Lui è il respiro di tutti noi.
Stringimi forte, non siamo ciechi,
non cadiamo dinanzi al risorto.
Il cuore non cade, risorge alla verità.
Sul colle del Calvario s’innalza ancora
non solo un ramo di mandorlo,
ma tutta l’albero fiorito a vigilare.
Ogni fiore mi profuma di risorto,
Il m andorlo vigila,
come la sentinella della notte.
Gesù, io non ti vedo ancora.
Sento il grido della tua risurrezione.
Sul mio capo, pesante di dolori,
scende il crisma della salvezza.
Conosco l’aroma dei miei olivi, anche selvatici
a mescolarsi con i tuoi oli sacri.
Io non voglio attendere
davanti a un macigno che nessuno sa togliere.
Chi può scardinare il macigno della morte?
La grande pietra!
Io non vigilo la morte!
La pietra del mondo è la nostra superbia.
Tu non sei morto dentro un sepolcro.
Tu sei spirato in alto, dinanzi a tutto il creato.
No, non sei risorto da un sepolcro,
anche se i tuoi amici ti hanno seppellito.
Tu non risorgi dal sepolcro.
Ecco la tua grande voce!
Ecco il tuo immenso respiro.
La, sulla croce, consacrando al Padre
la tua e la nostra vita, sei davvero risorto.
Risorto dal costato della croce.
Risorto dal legno della croce.
Risorto da quell’albero secco,
rinvigorito a risurrezione di fioritura divina.
E’ lassù ancora l’albero del mandorlo,
a vigilare per tutti noi, nei secoli dei secoli,
la risurrezione per tutto il creato.
E’ lassù, l’albero della vita, a vigilare per noi il risorto.
E’ vigile l’albero della sentinella dell’aurora.
Su, usciamo dalle tenebre!
Su, usciamo dalla paura!
Ci ha ibernati di risurrezione.
Il sudario è la veste candida della sua risurrezione.
Il risorto ci attende dinanzi a ogni sorriso d’uomo.
Il risorto ci stringe in ogni famiglia.
Qual è la risurrezione per noi?
Ecco la sua voce:
Scendo agli inferi a prelevare tutti.
Preleva tutti i condannati sulla terra.
Preleva tutti gli emarginati dei secoli.
Preleva oggi tutti i morti del corona virus.
Prelevare è la tua forza di levare – prima del male.
Levare in alto. Levare oltre il tempo.
Levare al di sopra di ogni abisso.
Ecco la risurrezione:
elevarci tutti nel cuore del Padre.
Dove sei infermiere?
Dove sei medico?
Dove sei fratello dei servizi sanitari?
Dove sei fratello sacerdote?
Dove sei Chiesa del grembiule?
Dove sei umanità sconsolata?
Venite tutti con me, alla cena del Risorto.
Venite, su facciamo festa!
Ha
vinto la morte Colui che si è contagiato con il peccato,
Colui
che per sanarci da ogni malattia del male si è fatto peccato.
Dio, in Gesù Cristo, si è fatto peccato come noi.
Venite su, alla festa.
C’è posto anche per te, che non credi ancora.
Risorge il pianto, mai il rancore.
Risorge il cuore con tutta la carne.
Dov’è il Risorto?
Ecco
sei tu che credi.
Ecco sei tu che speri.
Ecco sei tu, guarito dal corona virus.
Ecco la tua Pasqua! Guarito non solo nel corpo.
Ecco sei tu, accanto al malato del coVid – 19,
tu infermiere divenuto santo in mezzo a noi.
Sei il santo della porta accanto.
Sei l’angelo a svegliare chi è in coma.
Lassù, all’aurora, scende il risorto.
E’ asceso per sempre
sulla montagna del nostro cuore.
Amico che soffri ancora, sei risorto.
E’ Pasqua.
Non senti il coro della gente che canta nel tuo cuore?
Non senti i rintocchi delle sirene
delle ambulanze e dei soccorritori?
Non senti il fremito di gioia di tutti i piccoli del mondo?
E’ Pasqua, godiamo in casa il risorto.
Amico, non avere paura!
La tua casa è la cattedrale del Risorto!
Sul tuo capo è scesa una piuma dal cielo.
Stamani il risorto sta bussando alla tua porta.
Apri il cuore e non soltanto il portone
blindato di dubbi e timore.
Apri il cuore e il risorto abbraccerà
i tuoi figli e tutta la tua famiglia.
Abbraccia e bacia lo Spirito di Cristo Risorto.
Non è proibito abbracciare lo Spirito!
Buona Pasqua, Italia!
Buona Pasqua, Chiesa.
Buona Pasqua, Umanità.
Buona Pasqua a te che ti scende ora,
proprio ora,
una lacrima di risurrezione. Dipax