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Questa Parola…
Quanta è dura la Parola di Cristo!
Anche oggi, come allora, tanti discepoli
se ne vanno. Ma dove andare?
Se ne vanno! Perché?
Oggi dalla chiesa se ne vanno.
Tanti non accettano il compromesso tra chiesa e stato.
Alcuni hanno avuto un urto con il parroco o con un fedele chino in chiesa e in ricerca del proprio tornaconto.
Tanti reputano che la chiesa non possa essere uno stato,
ma una comunità di credenti in Cristo.
Leggiamo il vangelo: “Questa parola è dura!
Chi può ascoltarla?”.
Si, Signore dare la propria vita per gli altri,
è davvero dura.
Dare la propria carne
(basar – ebraico, sarx – greco antico)
è impossibile.
Nel credere scegliamo anche noi
un compromesso con la nostra vita.
Credo, fino a un certo punto.
Poi basta! Chi può dare la vita per gli altri?
Chi darebbe il proprio letto per un barbone?
Io no? E tu?
Allora perché siamo ancora cristiani?
Tanti discepoli non lo seguirono più.
Forse coerenti fino in fondo?
Ma no, la potenza della Parola di Cristo
solleva la nostra debolezza.
Cristo ancora oggi legge il nostro cuore
e ci invita:”Volete andarvene anche voi?”.
Tante esperienze! Tante strade percorse.
Tanti progetti senza di Lui
e la nostra vita insoddisfatta.
Dove andare?
A chi chiedere una risposta su Dio?
Ai monti? Alla scienza?
Al cuore dei libri di sant’Agostino?
All’universo che da solo non puoi raggiungerlo?
A un fattucchiere? A una megera?
A una trasmissione di oroscopi?
Alla poesia? Alla filosofia?
Ai pagani di turno?
All’infinito che non puoi conoscere?
A un amico, a un maestro o a un testimone di vita?
Signore, io non so dove andare senza di te.
Insegnami la via del Padre.
Dove andare oggi, Signore, con tutta la scienza che ci investe?
Dove andare con tutto il sapere che ci gonfia?
Io resto con te, Signore!
Solo tu hai Parole di vita eterna!
Io, il più debole di tutti, resto in chiesa,
anche se nessuno ha il coraggio di seguire Cristo,
fino in fondo.
Io ci provo,
pur nella mia solitudine di monaco
del Borgo della pace. Paolo Turturro