XII Domenica – Tempo ordinario
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Grazie a tutti coloro che ci stanno aiutando. P. Paolo
Uccidere il corpo,
uccidere l’anima
Non sono la caritas,
dove tutti vengono pagati
per operare solidarietà.
Cristo abita dentro le mie piaghe.
Tempio di argilla sono!
Tante volte l’anfora del mio corpo
si è frantumata e puntualmente
mi hai abbracciato e mi hai incoraggiato
a ricostruirmi.
L’eucaristia è la medicina
che guarisce anima e corpo.
“Voglio che la tua vita
risorga con me!
Esci dalla tenda delle menzogne.
Ti prego amati,
come io ti amo!”
“Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo”..!
A padre Pino Puglisi gli hanno ucciso il corpo,
ora è beato.
A me hanno tentato di uccidere l’anima,
“ma non hanno il potere di uccidere l’anima;
abbiate paura piuttosto
di colui che ha il potere di far perire nella Geènna
e l’anima e il corpo”.
Tu mi hai difeso,
custodendomela nel tuo costato.
Nel dolore celebri il mio corpo!
Nella gioia celebri il mio spirito!
Nei miei giorni celebri la mia carne!
Io sono il tuo amore!
Amico, tu non puoi immaginare
quanto Dio ci ama.
Amati,
lasciati amare!
Non aver paura di gridare dentro
e attorno a te
l’amore di Dio.
Nulla vi è di nascosto.
Tutto il mio amore sarà svelato.
Noi siamo ciò che Cristo ci svela.
Quello che vi dico nelle tenebre
voi ditelo nella luce.
Quello che voi ascoltate nelle orecchie
voi annunciatelo dalle terrazze.
Mi hai contato perfino i miei capelli,
canuti ormai di stanchezza
e di saggezza sofferta.
Non bastano vent’anni
per meditare la sconfitta,
il fallimento
e la croce di Cristo!
Eppure tu mi hai invitato a contemplarti.
La tua grazia non ha confini!
Mi ama la luce!
Mi amano i monti!
Mi ama il silenzio!
Scendo nel tuo silenzio
e contemplo la misericordia
che tutto sana
e tutto salva.
Che mistero di salvezza!
Sanare i criminali!
Non c’è nulla da dire sugli altri,
perché visti in te
sono più belli di me!
Nulla posso aggiungere ai doni
dello Spirito santo.
Mi hai insegnato
ad amare ogni palpito della terra,
per aprirmi ai battiti del tuo cuore.
Due passeri mi cinguettano attorno,
valgono più di due soldi.
Nessuno di essi cade a terra
che Dio non voglia.
Ho misurato il cielo con gli occhi
e ora conosco tutta la grazia
che sulla croce hai versato per me.
Non abbiate paura:
voi valete più di due passeri.
Vent’anni di processi
a picconare l’anima.
Nulla puoi contro lo spirito.
Hai fatto più fatica tu a picconare
che lo spirito a sentire i tuoi colpi.
Aurelio sei venuto a trovarmi
e hai sentito il dolore
fatto carne.
Ora è tempo di gridare
dalla terrazza dello spirito
le meraviglie di Cristo.
Il dono della grazia
non è per la caduta
ma per la risurrezione di tutti.
Non spezzo,
neanche per uno,
la catena della salvezza
con i miei dubbi di tempo.
E’ mio compito proteggere dalla caduta
chi mi ha accusato.
Anch’io nel peccato
ho sentito una flebo di grazie.
Amico, non avere paura
di quelli che uccidono il corpo
ma nulla possono contro lo spirito.
La fede è un nucleo di atomi
impenetrabile
e inaffondabile.
Paolo Turturro