XXXII Domenica del tempo ordinario
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Le vergini sagge e quelle stolte
Cristo oggi ci mette alla prova.
Ci provoca sul confronto
tra la saggezza e la stoltezza.
Tutti noi comprendiamo
la potenza della sapienza,
ma molti scelgono
la stoltezza del denaro
e dell’apparire.
Forse Cristo oggi vorrebbe
ritoccarla un po’
questa sua parabola.
Ecco nel mondo ci sono
nove vergini stolte
e una in casa saggia.
Speriamo che resti sempre
in casa la saggezza di una madre!
Come opera la donna saggia?
Ecco ha studiato, si è laureata,
lavora, è un’imprenditrice,
è una scrittrice
e in casa fa il meglio
della sua vita.
Non è poesia astratta
la donna saggia,
è l’amore della poesia della famiglia.
Sembra insignificante
il diploma delle infermiere,
eppure oggi sono indispensabili.
Non volevano che appartenesse alla donna
la ricerca medica e scientifica,
eppure la speranza dei vaccini
e delle ricerche biologiche
sono in mano a tante donne.
Sentiamo Cristo:
“ Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini
che presero le loro lampade…”
Cinque stolte e cinque sagge,
Parità nella mentalità di Cristo.
Cos’è la cosa più importante per le stolte?
Farsi belle, essere avvenenti,
un corpo leccato di profumi,
cercare un uomo potente,
affascinate di soldi e di immagine,
abbordarsi di lusso,
gonfiarsi di silicone.,
passare da un uomo importante
a un altro più potente.
Sposare un uomo
per rubargli casa, denari e appartamenti.
Ecco la stoltezza dell’apparire,
ecco le lampade che si spengono
perché senza senso è la vita della stoltezza.
La donna saggia è mite,
cerca l’affetto vero del marito,
dona tutta se stesso a Dio,
alla famiglia e al bene della società.
La sua bellezza ricama il suo spirito.
La sua fortezza è nelle mani dei suoi figli,
il suo vero amore è per sempre
per l’uomo che, nell’incontrarla,
le abbia detto:”Tu sei tutta la mia vita!”.
No, non si può comprare la saggezza,
non c’è olio che possa farla risplendere.
Non vi conosco.
Nell’apparire tu stessa chiudi
la porta della saggezza della vita,
tu blindata nella futilità dell’apparire.
Accendi la lampada del tuo spirito,
non vivere al buio
della fatuità della ricchezza.
Risplendi, o donna,
come l’aurora di ogni uomo.
Paolo Turturro