Normali e anormali
Normali e anormali tutti uguali. Io sono oltre il tempo e lo spazio. Ogni mattina contemplo ciò che il cielo mi annuncia e mi ordina di non invecchiare di pensiero. Al cielo interessa il capire e l’amare, il resto è tutto secondario. Maneskin: questa vittoria, senza appelli, non interessa agli italiani. Non è quella l’Italia in cui credono gli italiani. Non è un tatuaggio sul petto a innamorare le donne. La droga canta veloce a morire. Non è questo il ballo della vita. Normale è la famiglia, normale è anche il resto e la confusione è il declino dell’umanità. Normale è la donna madre, normale è l’uomo che compra un bambino appena nato in Canada e la confusione diventa normale. Boicottiamo il Social Music Italia, dove le note e la musica sono spariti con colpi di denaro. Non è armonia di canto, ma solo gutturali di gole. L’Italia che canta ama la bellezza dell’igiene mentale. Ieri i nazisti tatuavano le persone a numero di concentramento di morte, oggi il potere del denaro ti sigilla di tatuaggi di droga. Che differenza c’è? Tutto è normale. L’unica cosa certa è che io non ci sto a questa normalità. Mi allontano da voi, perché sono un fuori di testa. La penso diversamente dalla normalità di questa società allo sballo.
Paolo Turturro