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Dentro il mio corpo scorre sangue del vangelo. Travolge l’amore, infiamma il giorno, non si quieta alla sera. Un corpo che appassiona persino Dio. Giro e rigiro la montagna sacra. Il mio corpo si tempera e non si stanca. Mai solo cammino. Sempre in due, ora in tre, ora in tanti. E tutti andiamo e tutti saliamo i costoni delle rocce, seminati di agavi e di fichi d’india. E saliamo dinanzi al sole e non ci pieghiamo sotto il cielo. E saliamo, mentre la fronte semina sudore alle primule e ai girasoli. Lacrime che le piante cercano. Lacrime che i sassi attendono. Lacrime che la notte fa rugiada. E saliamo i monti. E saliamo il cielo. E non so se siamo falchi o sulle vette aquile. E non so se gli aironi ci prestano le ali o sono gelosi dei nostri passi. E saliamo dentro il nostro corpo. E non sono solo. E siamo in due, e siamo in tre e siamo in tanti a salire il giorno, a oltrepassare la notte. E non so se siamo angeli o solo piume che si involano al vento. E non so se siamo gabbiani o solo vele che attendono il volo. Noi siamo il volo di Cristo che ci aspira in alto, nel cuore del Padre. Ecco il vero annuncio: annunciare il Padre Nostro che ci ama.
Paolo Turturro