Il canto di una madre

I

Piccolo bambino, dalle tenere guance di madre, ascolta la voce del cuore che canta.

Piccolo nato nella notte delle stelle per illuminare e ricondurre l’umanità smarrita dall’uscita dell’eden.

Piccolo Dio a consolare chi è mangiato di afflizioni e sterile di emozioni.

Piccolo infante a dormire in un fienile, dove nessuno può riposarsi e dove solo l’innocente trova calore.

Qui nella capanna della terra l’odio gela i superbi e a stento il braciere dell’affetto riscalda gli umili.

Piccola speranza, seminata nel deserto di Elim, nei volumi delle scienze e nelle menti oscure di certi filosofi il tuo fiato è spento.

Non c’è più canto d’amore negli inni dei festival delle mode. Siamo fuori di testa e non ascoltiamo più il cuore.

Il canto del tuo alito è solo un’empatia d’amore.

Il tuo animo di Dio palpita ancora fiducia per ogni creatura. Può, figlio mio, il tuo esile vagito essere allarme di risveglio?

Io canto e la mia voce ritma sul tuo petto nenie di coraggio per l’infanzia d’oggi che nasce.

Non dormire, non dormire Piccolo Dio! Le mamme non hanno più braccia a cullare i bimbi che non nascono.

Non dormire, non dormire Piccolo Dio! Nessuna è sposa, nessuna è madre in questo tempo fuori di senno.

Non dormire, non dormire Piccolo Dio! Fin da piccolo abbi compassione della gente senza pastori.

Le stelle qui sono cadute e splendono a intermittenza, non illuminano l’animo e gelano tanta paura, spavento e terrore alle popolazioni che cercano calore.

Gli uomini si circondano di luci, perché dentro sono spenti. Accendi il loro cuore, avvampalo di sicurezza, sostieni l’animo degli afflitti e dona loro le tue carezze a balsamo di salvezza per le tante e atroci loro ferite.

Dona loro la culla della tua pace e allora dormirai sereno nel cuore di ogni creatura.

Dormi, dormi Dio Bambino, ogni donna veglia ora, chi sulla terra è nato con amore.

Dormi, dormi Dio Bambino, ogni uomo forte dentro, ha costituito la sua casa sulla roccia del tuo amore. Non sanno nulla di cielo coloro che si affossano di denaro. Tu sei nato nel tempo della luce e hai l’animo a generatore di energie di grazie. La generazione dell’umanità, grazie a te, è corazzata di eternità. Il tuo Natale è ragionare con lo spirito che è tutta un’altra cosa. Benvenuto Dio Bambino, nel nido delle case di ogni uomo. Benvenuto, Dio Bambino, a carezzarci di calore, di eternità e di amore.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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