Il silenzio

Il silenzio è duro a raccontare. Sta bono e quieto nel tuo tabernacolo. Io non so la luce che fa male. Tu non sai il respiro, quando il cuore è soffocato. Tu non respiri, quando non ami. Vuoi cullarti con il tremolio delle stelle e non vedi l’ora di ballare con il cielo. La notte non fa male e le stelle proteggono gli occhi. Tu non sai ancora com’è la notte. Noi tutti ti auguriamo che tu possa uscire presto dalle tenebre. Il silenzio mi impone pagine scritte senza parole. Dialogo con Dio Bambino con un pizzico di azzardo. Non basta una vita per sentire almeno un piccolo soffio di Dio. L’attimo fugge più del vento e semina l’eterno. Mi rendo conto quando un angelo plana dietro le mie spalle, mi succede di allargare il respiro. Io ho annegato ogni velleità. Chi può soffocarmi il cuore? Le tenebre non vincono la luce. Chissà se succede anche a un altro prete di parlare allo spirito chiuso dentro la carne? Strano è rispondere alle domande che non sono della terra. Bisogna che litigo un po’ con chi è dentro di me. Bisogna proprio che esca allo scoperto e ci presentiamo una buona volta. Io sono Giovanni e tu? Tu chi sei? L’ignoto è sempre senza nome e dietro l’angolo. Io non rischio di donarti il nome, non sono capace di creare un uomo. Non sempre dare il nome è una tentazione. A tutti posso dare un nome, eccetto a Dio. Cristo è stato generato da un fiato di parole sante, per questo lo chiamano Colui che è pieno di vento. Chi è vento, non ha paura delle bufere. Io riposo dentro una mano che mi stringe e mi accarezza. Vorrei che Colui che è dentro di me non nascesse mai e rimanesse per sempre con me.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *