Siamo cervelli
Vorrei entrare nel tuo cervello, ma non c’è spazio, non c’è spazio al dialogo, non c’è spazio al confronto. Forse sono io chiuso a me stesso. Forse il mio troppo amore del pensare mi impedisce di ascoltarti. Forse il bombardamento delle pubblicità ha otturato le vene di ogni cervello. La globalizzazione di essere tutti poeti, tutti teologi, tutti virologi, tutti critici, tutti santi ha sterilizzato l’impegno della ricerca, del dubbio, dell’attesa e della speranza. Siamo cervelli imbottigliati di sapere omologato. Non ci resta che morire d’inerzia. Non annuncio il vangelo per il potere civile e religioso. Io credo che la vita sia soltanto un’alfabeto per aprirci all’eterno. Occhio per occhio, per vedere Dio. Colpo per colpo, per distruggere le armi. Dente per dente, per nutrirci di pane. L’idiota vede il denaro e il cieco il cuore. Auriga virtutum è la saggezza del sapere onesto. Scendo nella dimensione più intima dell’uomo, nel diaframma, sede del respiro e del sapere dello spirito. Là dentro io vivo e adoro Dio in Spirito e verità e nessuno può respirare, come me, il profumo divino. E’ la camera intima di Dio, dove l’intimità è solo amore. Qui la mia carne diventa spirito.
Paolo Turturro