Incontro Cristo e L’Addolorata

Incontro Cristo e l’Addolorata

Io sogno una chiesa povera, una chiesa umile, una chiesa senza potere, una chiesa a dimensione cenacolo, una chiesa a dimensione famiglia. Io vivo il presente della chiesa, già eterno. Ho incontrato Cristo morto. Eleonora mi ha caldamente invitato a benedire la salma di suo padre, Antonino. Un caldo sentito incontro. C’erano tanti nipoti e figli attorno alla bara. Ho ricordato loro che Cristo è morto, per non far morire l’uomo. Tante lacrime scendevano dagli occhi e ho sentito che Cristo ha risuscitato di misericordia il loro papà. Scendendo dal palazzo un giovane mi ha chiesto ancora due euro per le sigarette. Non credo più a questa carità. Entrando al centro incontro una persona fallita economicamente. Ho aperto a lui non soltanto il cuore e si è sollevato un po’. E’ il mio venerdì santo. Dopo il mio intimo tormento vedrò la luce. Mi sazierò della sua conoscenza. Mi sazierò della sua coscienza. Sono emarginato con gli empi. Sono l’uomo dei dolori che ben conosce il patire. Il mio sguardo è a terra e neanche un verme striscia dinanzi a me. Volgeranno lo sguardo a Colui che l’hanno trafitto. Chi prenderà il mio corpo per la sepoltura? Non mi basteranno trenta chili di una mistura di mirra e di aloe. Mi deporranno dalla croce? Eppure dentro questa lunghissima croce, è nascosto il segreto della felicità. Sento i tamburi della processione del Cristo morto del Borgo vecchio. Ah! Quella processione! Giorno senza Dio è oggi. Giorno che viene dal passato. Giorno senza notte. Giorno in cui la luce è soltanto il cuore che arde di fiamme di dolori. Il giorno è Cristo e noi ci siamo attaccati ai giorni del tempo. Il giorno è Cristo e io non so in quale anno vivo. Io non so, se Cristo ha bisogno ancora di processione e di bare per seppellire il suo corpo. Io non so, se si ribellerà ancora a mandare in aria baracche di cambiavalute e di interessi mafiosi negli inchini della Vergine Addolorata. Io non so, se domani sarà Pasqua e nulla nella nostra vita cambierà.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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