Mi sento sicuro dentro il tuo tabernacolo. Respiro aria di serenità. Fuori si muore di acidità. L’errore più pesante è mettere in dubbio la tua verità. Mi hai spiegato che chi ama più Dio, ama di più suo padre. Chi ama più Dio, ama di più sua madre. Chi ama più Dio, ama di più suo figlio, sua figlia. Chi ama più Dio, ama di più se stesso. Nell’amare Dio non c’è il rifiuto dell’affetto familiare. Al contrario si perde tutti e se stesso. Lo scienziato studia e analizza l’universo, senza amarlo e intuirlo. Il mistico contempla le cose della terra e del cielo e mortifica il sapere. Il sognatore intuisce ciò che lo scienziato e il mistico studiano e vive beato già nel futuro. Non mi allontano dal cielo e non tardo a vivere le beatitudini. Chi odia, ha una dura cervice. Dio non si accende d’ira e non divora nessuno. Io non minaccio nessuno del male che mi hanno fatto. Io so che essere discepolo di Cristo, è necessario che il mio sacrificio e non la croce, sia fatto sacro da Colui che dà forza. Anch’io rendo grazie a Colui che mi ha reso forte. Anche a me ha dato fiducia, io che ero più arrugginito di un ferro vecchio. Spesso si agisce per ignoranza d’impulso. Spesso si vive fino a trent’anni, senza pensare allo spirito e si commettono errori senza che lo spirito sappia. Lo spirito ora sovrabbonda e sono di esempio a quelli che credono, dopo aver peccato come me. Nessuno tuttavia si è allontano dalla fede. La fede è la consapevolezza del sapere. Nessuno pecca, senza sapere. Chi ama, fa tutto senza peccare. Io mangio con i divorziati e mi rendo conto che sono più leali di me. Io discuto con gli agnostici e mi rendono degno della loro conoscenza. Io scherzo con i giovani sui riti e sulle processioni dei santi e mi svegliano, con il loro rifiuto, la vera fede. Non riesco a ragionare con i potenti ignoranti, mi viene a crepapelle, la nausea della loro superbia.
Paolo Turturro