I poveri hanno sempre un nome. I potenti si vestono di denaro, per mascherare la loro identità. Il povero Lazzaro ha un nome ben preciso, Dio aiuta, Dio salva, e il ricco invece senza nome. Le ragioni del al di là sono sempre più arcane. Inaccessibili a chi non ama. Non basta un povero, per comprendere l’eternità. Chi può salire lassù e chi può scendere da lì? Non c’è possibilità di connettersi? Eppure Qualcuno è sceso da lassù. Banchettare laudi mense per deluderci nel sonno della terra. Mangiare è sempre un modo di evadere dal problema che lo spirito ti vuole affrontare. Mi sazio di mode e sono sempre più infelice. La fede che rende infelici, non appartiene a Cristo. Tuffiamoci nella fede per raggiungere l’orizzonte di Dio. Ad impossibilia nemo tenetur. Dio non critica, non ci sono spazi, nell’infinito per le critiche. Guai agli spensierati che vanno ogni settimana sui letti dei massaggi, per sentirsi gonfi di piaceri. Usano unguenti più raffinati, con mani delicate di donne. Cesserà la vecchiaia rattrappita di creme e di siliconi. Non servono i miliardi, per uccidere la morte. Il tuo spirito resta fedele a te stesso. Il Signore rialza chi è caduto. Chi ha fiducia nel Signore, non si smarrisce. La verità sconvolge le vie degli empi. I malvagi sono prigionieri di se stessi. Lo spirito ti esercita alla buona battaglia della verità. Il beato dello spirito è l’unico sovrano, non vi sono altre monarchie. L’onesto è il solo che possiede l’immortalità.
Paolo Turturro