Si potrà gridare nell’inferno e si ritornerà pietosi a chiedere una lacrima, una goccia d’acqua di conforto, per risollevarsi da fiamme che bruciano e ardono di non essere? Si può chiedere di bagnare la punta della lingua, per essere purificata dai tanti ludibri? La risposta è terribile, più terribile di ogni male. No, non è possibile; e per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso:coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi. E’ terribile non sapere. E’ l’abisso tra il bene e il male. Invalicabile. E’ l’oltre che ci opprime. E’ l’oltre che non ci fa comunicare, ma che esprime la vera saggezza e la vera giustizia tra i buoni e i malvagi. Chi potrà scendere da lassù, a comunicarci tutta la verità che non possiamo conoscere quaggiù? Ecco, amici, la risposta di Cristo. La sua risposta mi incanta. Mi incanta: non saremo persuasi neanche se uno risorgesse dai morti. E’ la risposta alla nostra poca fede, l’effimera fede nel risorto. Io credo che tu sei il Risorto. Io credo che tu sei sceso dal cielo a mettere pace tra il cielo e la terra. Io credo che tu sei quel mega microscopico dello spirito, che ci incanta a vedere il divino. Io credo che tu sei quell’amore che non ragiona, ma che riempie il cuore di Dio. Io credo che tu sei il rotolo della Parola che Isaia ci invitava a divorare e a digerire. Io credo che tu sei la risposta che uomini e donne di ogni ceto: filosofi, scienziati, artisti e semplici attendevano dal cielo. Io credo che tu sei quella frangia divina che avvolge tutti gli universi e l’infinito che nessuno potrà mai conoscere. Io credo che tu sei quella luce che nessun dittatore d’animo può spegnere. Io credo che tu Sei, l’Esistente, il Vivente, il Dio con noi che ci tranquillizza, come le braccia di una madre sul suo bambino. Tu sei la risposta all’Oltre che noi non potevamo mai capire.
Paolo Turturro