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Io riesco a capire il mondo con tutte le sue contraddizioni e con tutte le sue problematiche, tutto dall’interno del mio spirito. Io sono una specie rara che lo spirito cerca. Nel buio più intenso, io penso che anche una nuvola bianca fa luce, Io amo l’architettura della luce e mi salva soltanto il suo sapere. Io so giocare a scacchi e non ravviso nessuna incognita per lo scacco matto dei corrotti. Io mi diverto a giocare con le parole che sono pungenti. Nel dialogo io scherzo, dicendo la verità. Nessuno è perfetto, soltanto chi si perde raggiunge la perfezione. Mi aspettano notti in bianco per sapere qualcosa del cielo. Non ho sudato mai così tanto nel perdonare un cardinale. Non ho pensato nulla di così importante, come amare e perdonare. Alla fine di questo mio lungo viaggio, mi attende l’ostacolo più stretto della mia vita, perdonare me stesso. Io intravedo sempre, anche nel tunnel più buio della prova, la luce in fondo della speranza. Le imprese più impossibili sono volute soltanto dalla volontà. Ho scaricato dalla mia camera tutti i miei ricordi e le sue pareti ora sono totalmente bianche. Alda Merini, don Tonino Bello, Ersilio Tonini, Consolo, Bufalino, il cardinale Salvatore Pappalardo, il cardinale Davide Maria Martini, Davide Maria Turoldo, Ignazio Silone, padre Puglisi, padre Mario Ciman, i miei padri spirituali, tantissimi sacerdoti, i miei familiari, i miei amici, tutti, proprio tutti, nessuno escluso, sono dentro il mio spirito. Non ho bisogno di foto scolorite, di giornali ingialliti, di ritagli di notizie, di libri, di CD e di fogli sepolti, le persone sono tutte dentro il cuore. Dov’è il baricentro della vita? Dove inizia l’amore! Io amo e già sono in cielo. Il baricentro del paradiso è l’amore. Io sono fuori da ogni baricentro. L’equilibrio dell’apparenza non mi è mai appartenuto. La miglior vendetta è perdonare. Ora so che Cristo ha costruito Sion dentro il mio cuore.
Paolo Turturro