Di notte sui monti dell’odio sentivo ancora tuoni ormai spenti di lampi. Ero ancora
nella prigione del cuore. Anch’io ho sognato, come san Pietro, un angelo simile a un figlio d’uomo. Ero circondato da belve feroci che si aggiravano dentro il mio cuore. Ero incatenato da fune funesti. Con uno stupore oltre i limiti, stanotte, il mio angelo mi ha svegliato e mi sono trovato sciolto da ogni catena del cuore. Mi ha invitato ad alzarmi. Pigro di forze. Pigro di mente. Mi ha alitato un vento simile a quello di ogni apocalisse. Un vento dinamico. Un vento creativo. Un vento liberante. Mi sono messo in piedi. Da tempo non mi potevo permettere. Il mio spirito era fiacco. Camminavo d’inerzia. Da tempo ero atrofizzato nei giunchi. Ero fermo di orizzonti e di aurore nuove. Camminavo a strattoni sul lastricato delle mie idee. “Ora – mi diceva – la grazia cammina dinanzi a te. Ora dinanzi a te cammina il fuoco che purifica non solo le tue mani. Purifica ma non consuma. Purifica ma non deprime. Purifica e ti inebria di letizia, pur dovendo ancora molto soffrire”. Mi misi in piedi. Non vacillavo. Non cadevo, come tante volte. Non barcollavo sul mio volto emarginato. I cancelli chiusi della mia vita erano spalancati. “Su, cammina! Su, cammina oltre le sbarre dell’anima. Il Signore è con te! Il Signore ti accompagni nella pace!” Preso da una gioia improvvisa comincia a camminare.”Alt! – poi l’angelo mi ammonì. Mettiti i calzari. Non procedere a piedi scalzi. Non procedere sprovveduto. Tu sai che i tuoi calzari sono il tuo silenzio. Non procedere a cuore e a mente nuda. Mettiti i calzari per far camminare il perdono Mettiti i calzari per far camminare la giustizia. Mettiti i calzari per far camminare la gioia in questa società rattrappita di tristezza. Mettiti i calzari per donare ali di riserva a chi è piegato a terra dal dolore. Mettiti i calzari, non puoi insanguinare ancora cuore e piedi. Mettiti i calzari, non devi ancora smarrire la mente fuori di Dio. Mettiti i calzari, non devi disorientarti per finire al di là delle sponde di Dio. Mettiti i calzari, non devi più calpestare a piedi nudi lo sterco del diavolo. Mettiti i calzari! Sono calzari di ali. Sono calzari di spirito. Sono calzari di utopie raggiunte. Sono calzari di nuove aurore di Dio.
Paolo Turturro