Proprio quel Bimbo dei sogni, proprio quel Bambino, nel seno del Padre, oggi ce l’ha rivelato. Noi siamo carne di Dio, Noi siamo cuore di Dio. Noi siamo fiato di Dio. Nessuno sa che proprio il nostro spirito è il fiato di quello Spirito che avvolge tutto e tutti. Non ho meditato niente in questa cappella di pace. Sono così sterile da divenire fossile nello spirito. Non comprendo niente, dentro tanta luce. Esco, esco da questa cappella dei dubbi. Quel Bimbo è ancora sul fieno e diventa per noi pane fragrante di Dio. Non capisco proprio nulla. Chi può capire Dio? Non ci sono pastori attorno a me. Non ci sono angeli che scendono dal cielo. Non ci sono re magi a donare oro incenso e mirra. No, non ci sono. Non c’è nessuno. Forse anch’io non esisto? C’è una favola per me?
Tutti sono andati via e quel Bambinello è sul fieno a riscaldare la terra. Quel fieno, quella tavola che poi sarà la mensa del Giovedì santo. E’ finito il tempo della mangiatoia. E’ finita la mangiatoia di una religione. E’ il tempo di Dio e gloria a Lui e agli uomini che egli ama. Io sono felice di donare gloria al Signore. Il mio canto libero è la lode che non finisce mai. Chi mai avrebbe potuto costruire il Borgo della pace con tanti giovani del mondo, se non con la tua Provvidenza e con la tua energia divina? Io ti lodo, Signore, per tue meraviglie che mi hanno stupito nella vita.
Paolo Turturro