Molte cose ho ancora da dirvi. Quali sono, Signore, queste cose. Noi non riusciamo a capire com’è l’eternità. Com’è l’eternità senza il tempo? Vuoi dirci le cose intime divine? Come possiamo saperle, se non ce le riveli? Io credo che le cose del cielo sono da viverle già qui, nel nostro reale. Nulla di diverso è nell’infinito. L’infinito inizia qui da noi e si completa lassù da te. Ciò che qui non comprendo, lassù sarà concreto, come cogliere un fiore. Il vento ci trasporta lassù e nulla sappiamo del musica che nasconde. Forse sarà la luce a rivelarci il tuo volto santo. Io credo che sia la parola a unirci a te. Luce da luce, parola da parola è il cammino da percorrere. Cosa si vede nella luce? La dentro il mistero si contempla, ma non si può afferrare. Non ti sei ancora accorto che mio Padre vuole trasformare tutta la tua vita. Abbi fiducia in me, chiedigli ogni giorno questo immergersi in Lui. Io chiederò al Padre questo mistero. Perché forse dovrei farlo, perché ho sete di te.
Paolo Turturro