Siamo caduti troppo in basso e nelle tenebre non si vede più il cielo.
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Cielo smarrito! Cielo dimenticato! Lamentarsi è inutile. Non serve proprio a nulla. Non sono vox clamantis in deserto. Le chiese sono vuote e le campane suonano a festa, senza la santa messa. Campane a festa anche il Venerdì santo, senza l’Adorazione della croce. La mia preghiera è una voce di protesta, per quello che siamo diventati. Non denuncio, adoro e contemplo. Pregare è una sorte di resistenza. Prego con il sorriso. Prego sempre dentro il cuore.
E’ la nuova chiesa del Risorto.
Noi sappiamo di coloro che proseguirono nella fede e non di quelli che abbandonarono. Non cade chi è radicato nella roccia di Cristo.
Celebra la santa messa e ti dirò chi sei.
Sii frate Albero, fondato nel ventre della terra
a svettare sempre più in alto.
Il germe del cielo è nel profondo di ogni radice.
Il cielo sei tu, sprigionalo dai tuoi candidi occhi..
L’individualità è la ricchezza della molteplicità.
L’individuo resta se stesso, unico, irripetibile nel corso di tutta la creazione.
Lo spirito dell’uomo, unico e irripetibile, non trasmigra
da un corpo all’altro;
da un essere all’altro;
da un uomo a un altro uomo;
dall’uomo a un animale.
Egli è se stesso in eterno, a immagine di Cristo,
primo uomo della totale creazione.
Paolo Turturro