“Le creature all’esterno sostavano lo sguardo dal maiale all’uomo e dall’uomo al maiale, e poi ancora dal maiale all’uomo ; era però già impossibile dire quale fosse uno e quale fosse l’altro”. E’ la rivoluzione della fattoria degli animale che dopo una rivoluzione di proteste contro gli umani, su ritorna all’accordo con gli umani, per interessi sfacciati a entrambi. Sembra questa analisi molto concreta ai nostri giorni. Non si sa oggi chi è l’uomo e chi è il maiale e viceversa. Non si può ragionare su questo fronte. Già ora potremmo diventare ricchi e liberi di trattare con i malavitosi. Si barattano armi per la pace e tutto sia normale. Si scommette sulla falsità e tutti dichiarano di essere onesti. Concretizzano progetti alati di denaro e tutti dichiarano di essere soddisfatti. Anche a Mollie, pecora della fattoria degli animale, dichiara :”E mi sarà permesso avere i nastri sulla criniera”.
“Compagno, disse Palla di neve, “ i nastri a cui tieni così tanto sono il marchio della schiavitù: possibile che tu non capisca che la libertà vale più dei nastri?”.La profezia della disgrazia è un dono che pochi sanno apprezzare.
Paolo Turturro