La solitudine ti induce a pensare alla fede.
La fede arriva senza che tu te l’aspetti.
Io, ho quasi ottant’anni, sto aspettando la fede.
Nel quotidiano della mia vita non mi sono accolto
che la fede è un banchetto della grazia.
La grazia è la bontà che vivi,
la freschezza delle idee che contempli.
Nella nostra lectio divina scopriamo sempre più
il mistero e la magia della Parola.
Troviamo indizi per vivere felici.
Entriamo stanchi e avviliti
nelle pagine del Vangelo
e ne usciamo ristorati.
Nell’intimo dello spirito troviamo
la soluzione a ogni nostro problema.
Lo Spirito del Signore ci copre,
è sopra di noi!
Più preziosa di ogni nostro respiro
è la lectio divina.
Ho donato la mia bocca al Signore
e l’ha resa ardente di sicurezza
e non ho più vergogna di urlare, come Geremia.
La solitudine è un dono meraviglioso
che solo pochi sanno apprezzare.
La solitudine è un tempo infinito,
prima di giungere alla meta,
ti riempie di gioia.
Paolo Turturro