La quaresima è tempo di agire e a volte agire è fermarsi. E’ riflettere sul cammino del deserto. Il deserto è dentro di noi, liberarsi dal deserto significa uscire dal limite e dalle cattiverie. Ci vuole coraggio uscire dal deserto dell’ipocrisia, dal deserto dell’ambiguità, dal deserto dell’orgoglio. Il deserto di credere solo a se stessi è terribile. Il digiuno che voglio è quello dal peccato, dal giudicare gli altri, dal maledire chi pensa diversamente da te. La preghiera che voglio è quella del silenzio. Il silenzio che ti unisce al mio. L’elemosina che voglio è quella di riempire di coraggio il povero, il malandato. Uscire da se stessi è la vera vittoria sul deserto. E’ arduo uscire dal proprio pensare, lasciare fuori di se stessi gli idoli del proprio sapere. Il deserto è il cumulo del proprio bagaglio intellettuale. Scollarsi dal proprio pensare è difficile. Il deserto è caricarsi della sabbia che ti appesantisce, liberarsi è uscire a respirare libertà. Ci vuole una vita per scrollarsi di dosso tutto questo deserto. Cristo ci propone il coraggio dell’umiltà. La via della sapienza divina, che non vedi, che trovi ardua camminare nel silenzio. Alla fine solo il tuo spirito sa di gustare dentro l’infinito, libero da ogni deserto. Diventi Parola che non sai cosa significa, ma provi libertà di essere libero.
Paolo Turturro