Il prelato della pieve di Cuore d’oro aveva un amico, sempre presente nelle assemblee parrocchiali.
Ora però adulava il prete e ora l’aggrediva nelle scelte che il parroco proponeva alla sua comunità.
Un giorno il prelato lo chiamò a parte e lo ammonì: “Smettila, caro signore, di adularmi o di aggredirmi, affinché io possa comprendere, se sei un amico, un opportunista o un nemico”.
Ascolta, caro mio lettore! Facilmente nella tua vita potrai capire le persone ambigue. Sono quelle che fanno male a te, a loro stessi e a tutti noi. Meglio un amico vero che una persona ambigua. L’ambigua ti trattiene e ti annulla. Il vero amico è colui che nell’avversità ti è vicino.
Paolo Turturro