Un maestro d’arte tirò su un modesto allievo.
Poiché era troppo a terra, l’alunno lo pregò di poterlo seguire a parte.
Il maestro l’accontentò, formandolo persino nella sua bottega.
“ Ne avrai vantaggio anche tu, assicurò l’apprendista”.
“Eh, – osservò il maestro, quando tu sarai famoso a calci di raccomandazioni, ti dimenticherai dei miei consigli e farai finta di non riconoscermi”.
Così capitò anche a un mio amico che aiutò un prete a laurearsi e quello, divenuto vescovo, rinnegò anche tutto ciò che gli aveva fatto e insegnato. La laurea non serve ai cretini, anzi è di impaccio, persino, nella loro vita. Conviene tirarsi su con le proprie forze e con i propri talenti. Meglio non immischiarsi nelle faccende delle lauree. Oggi si comprano liberamente, tutti sono laureati e ognuno è al posto sbagliato, ecco perché le cose non funzionano e non potranno mai andare bene.
Paolo Turturro