C’è sempre una vedova con la focaccia a salvarci.
E’ la vedova del profeta Elia. “Prendimi un po’ d’acqua in un vaso,perché io possa bere”. Mentre quella andava a prenderla le gridò: “Per favore , prendimi anche un pezzo di pane”. Quella rispose:” Per vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolto due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo”. E’ la storia dei poveri, è la storia di chi si dona fino alla fine. “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”. Chi si fida del Signore otterrà la stessa storia del profeta Elia. Anche san Paolo si fida del Signore. Il peccato è annullato e ritorna la grazia nel cuore di chi ha fede. Consideriamo la vedova del vangelo che dona tutta se stessa all’altare del Signore. Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più degli altri. Questa storia è per tutti noi, specialmente, nel nostro campo dell’intelligenza artificiale. Noi ci fidiamo più delle nostre forze che dare energia alla forza del Signore. Voglia il Signore darci forza della sua grazia e vedremo anche noi che la farina della giara non finirà e l’orcio dell’olio non si esaurirà.
Paolo Turturro