Non c’è niente di peggio che morire da solo, il cuore ci aiuta al trapasso. Io sono un uomo con i miei dubbi e le mie incertezze. Sono uno estraneo che vive di gioia e di dolore. Che miracolo la vita! Scelgo di aiutare gli altri e sono già nella vita che va oltre. Non conosco affatto il significato della paura. C’è anche domani la forza che mi vitalizza il cuore. Sempre la stessa storia, dovunque si trovano le donne finiscono sempre in cucina. Una volta? Oggi è diverso, non ci sono più in casa le cucine. Si va tutti ai supermercati a prendere il cotto. E’ terribile mentire a Dio e agli uomini, si mette a rischio sempre la fede. Anche i ricordi muoiono e vanno via dalla vita. E’ naturale pensare,
nasce da dentro.
Nasce nel punto più alto dell’estasi
il dolore.
La cripta della sofferenza
è così bassa e profonda
da innalzarti alle altezze dell’eterno.
Convivo in quest’oasi di silenzio
con milioni di generazioni.
C’è sempre impresso nel mio corpo
la filigrana del corpo di Cristo.
Paolo Turturro