Anche Dio può fare un errore, è la risposta di chi non crede.
Sono un eterno nomade che è dentro di me,
mi fa esule e mi esilia dal mondo.
La casa è il nostro corpo più grande.
Non tocca a noi capirci, come faccio a capirmi,
quando non capisco me stesso?
A volte anche un attimo sembra un’eternità.
Tutto inizia dal cuore,
se tu sei impegnato, ti passa ogni dolore.
Non ti accorgi che
il viaggio più lungo
è quello dello spirito.
Tanti, non solo gli angeli,
salgono e scendono dal cielo.
Apri il cuore a scendere Dio dentro di te.
La scala di Giacobbe è stata sempre un sogno
per tutti: artisti, poeti, santi e peccatori.
Nel salire ascolta l’annuncio della novità,
a concepire dentro di te l’impossibile
a cui è difficile credere.
C’è sempre Gabriele accanto a te.
Non scoraggiarti, se smarrisci
il sentiero del discernimento,
t’illumina chi ti accompagna,
come Raffaele nel cammino di Tobia.
Lotta a eliminare i tuoi ragionamenti di tempo.
Non osare persino di correggere Dio.
Lui ci sovrasta su tutti i nostri perché.
Combatte con te, Michele,
la tua buona battaglia di fede.
Tu che in mano porti una fiamma,
ti spegni, se ti distacchi dalla sorgente della luce.
Tu che nel cuore hai ricevuto la vita,
muori e non ti accorgi che c’è l’infinito di Dio.
Paolo Turturro