
I dolori ci mettono alla prova.
I poveri non hanno dolori, sono sempre felici.
Io credo ai sogni che fanno vedere
ciò che gli occhi non riescono a vedere.
Stanotte ho sognato una grande confusione.
Io vivo le meraviglie della semplicità, fino all’infinito.
Anche il cervello è in fermento,
quando giunge una notizia buona.
Noi chiediamo troppo alle nostre forze,
senza sapere che ci stressiamo inutilmente.
Il Signore, a volte, lavora con strani pezzi
e ottiene il meglio della nostra vita.
Quando si è insegnante
si hanno tutte le colpe degli alunni svogliati.
Io volo sulle ali dell’immaginazione.
Io rimpiango i giorni duri
e seguo i sentieri del vento e del fuoco.
E’ giunto il momento di cambiare il senso del sapere.
E’ tempo di leggere la storia dei vinti
e non soltanto quella dei vincitori.
L’avventura delle Foibe è l’esempio di come
si nasconde la verità; ciò che si deve dire
è immediato nella storia degli uomini.
La libertà è come l’aria, tutto è semplice
e pure sembra davvero lontana.
Ci sono delle persone così povere
che l’unica cosa che hanno sono i soldi.
Io ho la mente aperta e tuttavia
tengo la bocca sempre chiusa.
Sono l’uomo dalla bocca del silenzio.
Io vedo lo spirito nel fratello che ho di fronte
e non il corpo, tanto non ho nulla da vedere dentro le sue vene.
Il tempo spazza armadi, sedie e letti.
E’ ora di andare, ma il cielo non mi vuole.
Le strade sono dirupi
e i dirupi autostrade.
I libri sono fuoco
e l’universo è sabbia.
Ho provato per un istante a gestire il cielo
e poi all’improvviso è scomparso.
E’ finito il tempo
e l’ora dell’eterno.
Paolo Turturro