Senza una casa…

La tristezza ha un sonno leggero. Niente è più ricco di uno sguardo d’amore. Ci vuole un grande sforzo di intelligenza per capire i politici. Non mi piace prendere il tono di moralista.

I sentimenti d’urgenza sono sempre i migliori. Io trovo la mia medicina soltanto nella natura. Guadate il cielo per sapere l’orario della notte e quando la luna sale sulla punta degli alberi, vuole dire che la luna ci pensa davvero a darci la buona notte. Quando si è molti tristi, si amano i tramonti.

Quante maschere dobbiamo portare: c’è una maschera per la famiglia, una per il lavoro, una per la società,

mai una per se stesso.

Sono un uomo con l’antenna verso l’alto,

non mi porta il vento, non potrò essergli favorevole.

Io procedo verso l’orizzonte che la notte mi conduce.

Non ci sono ragioni,

per questo non posso permettermi di perdere la vita.

Domani è troppo tardi per amare.

Dove va il pensiero,

non ci sono io, sono sempre all’erta,

non mi prende la voglia di sbagliare.

Il cuore è libero e non invecchia mai.

Odio l’apparenza, preferisco l’incomprensione.

Come è possibile ricostruire Gaza?

Costruire palazzi, case, strade, autostrade.

Bisogna rieducare un popolo alla propria responsabilità.

E’ impossibile senza una patria, senza una casa, senza un popolo.

Ricominciamo con l’educazione alla vita.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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