
Il dono più prezioso è un figlio che è sempre inaspettato.
Gli uomini hanno sempre fretta, le stelle no,
si fissano solo a illuminare.
Non sei mai contento di dove sei,
dove vivi, dove credi di essere.
I bambini per vedere le stelle schiacciano il naso sui vetri.
Essi sono più potenti di un dito di un re.
Essi comandano con il naso schiacciato.
Come fa un serpente a essere potente senza le zampe,
sa soltanto strisciare.
Eppure fanno dei braccialetti di serpenti,
come segno d’amore.
Il vento del denaro spinge gli uomini qua e là,
non hanno radici, sono senza spina dorsale.
Chi scivola giù, è sempre più in basso
di chi si trova sempre in piedi.
Le stelle sono lacrime di bosco,
come i semi s’intrecciano a collane.
I mercenari non hanno amici,
ecco perché non ci sono affatto amicizie sulla terra.
Io mi preparo il cuore ad accogliere
e sono finalmente amico.
Il cuore sa, quando batte forte,
è l’ora dell’amore.
La vita non è mai vissuta abbastanza.
Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti:
così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti.
Il frutto dimostra come è coltivato l’albero,
così la parola rivela i pensieri del cuore.
San Paolo ci ammonisce che Cristo vince con la croce.
La morte è stata inghiottita nella vittoria.
Il pungiglione della morte è il peccato
e la forza del peccato è la legge.
Nel vangelo Cristo ci esorta: può un cieco
guidare un altro cieco.
Non cadranno tutte e due in una fossa?
Non puoi pretendere di togliere
una pagliuzza a chi ha una trave dinanzi agli occhi.
Sii, coerente con te stesso,
prima togli il tuo orgoglio dinanzi ai tuoi occhi
e vedrai bene di togliere la pagliuzza a tuo fratello.
Senza l’amore non c’è propria magistero.
I fiori s’incontrano di giorno,
peccato quelle belle di notte.
La stella splende soltanto di notte.
In tutto l’universo c’è una sola stella gemellata con te.
Una sola ti appartiene,
il tuo sogno è custodito da quella stella.
La mia stella non ha raggiunto la sua meta,
sono ancora pieno di tristezza
e le stelle non sono triste.
La novità assoluta è che tutto è effimero.
Il fiore è effimero, profuma solo per pochi giorni.
Eppoi anche le rose sono effimere,
hanno quattro spine per difendersi.
Mi sento pieno di rammarico,
anche i fiori che io amo, sono effimeri.
L’amore delle cose è veramente effimero.
Mi imprigiona d’estasi la bellezza dei fiori
e poi muoiono. Non ci sono più fiori,
seduto sull’erba piango dirottamente.
Devo addomesticare un fiore,
solo allora vivrò per sempre, per me soltanto.
Chi addomestica una stella,
scoprirà che avrà bisogno di un altro amore, per amare.
Siamo bui senza la luce della notte.
Paolo Turturro