
L’osanna con i rami degli ulivi e con le palme.
Nella lode non c’è dignità perduta,
nella lode c’è tutta la gioia di un uomo salvato,
c’è tutta la gioia di essere abbracciato dalla misericordia.
Oh! Quella donna: Miseria e misericordia,
ai piedi della vita
Facciamo festa, in alto i rami d’ulivo,
in alto le palme della salvezza.
Gridiamo assieme, più forte, più forte in alto il cuore che osanna.
Non mi hanno derubato la speranza,
ora cammino nudo per le strade della mia città.
Gridiamo osanna al Signore
che viene a donarci la pace nelle strade di Gaza,
sulle strade della Palestrina,
sulle strade della Russia e dell’Ucraina.
Non posso vivere senza vedere le foglie
cadute a terra e l’autunno le calpesta
per una nuova stagione.
Cristo è calpestato per una tua nuova stagione.
Io amo le carezze del camino d’inverno
e le sue fiammelle palpitano sul mio viso.
Lasciatemi solo, solo nel cammino da Cristo segnato.
Vi chiedo il permesso di rinascere di nuovo,
da qualche foglia seminata sul sentiero della mia vita.
Tutti gli amici sono già usciti da quella via maldestra,
restano soltanto coloro che amano la musica, la vita e la poesia.
Siamo in tanti, mani, occhi, respiri e labbra senza parole.
Nella ballata delle palme io ho scoperto i veri amici.
Non basta oggi gridare osanna e domani gridare a morte.
Basta un sorriso e la pace ritorna nel cuore.
Osanna, osanna, osanna dal profondo del nostro cuore
a Colui che ci dona la vera pace.
Osanna, osanna per sempre,
è il canto della nostra vita.
Paolo Turturro