Le verdure dell’aurora.
All’aurora Salvatore impostava frutta e verdure sul carretto, in via Archimede.
Era il contadino degli ortaggi biologici. Ogni giorno era una corsa all’acquisto. La gente aveva una grande fiducia nelle sue verdure e verso mezzogiorno il carretto di Salvatore era tutto vuoto. C’era un ragazzo che si presentava, ogni mattina, a comprare una mela e un mazzo di giri. Salvatore non si spiegava il perché. A volte era tentato di regalargli tutto. Poi si decise:” Dimmi Rosario, per chi compri questa mela e i giri? Non certo per tua madre che viene verso le dieci a prenderne tanta. Rosario arrossì e zittì di silenzio. “So io, continuò il contadino, tu li prendi per qualche tuo amico”. “Non proprio così, rispose Rosario”. “Allora – gridò il contadino – per chi sono?”.
Rosario stentò un pochino e poi mollò la verità. “In via Dalia, c’è una vecchietta tutta sola e abbandonata. Da diversi anni sono ormai suo nipote. Mi aspetta con la porta aperta e poi, prendendo il cartoccio della mela e dei giri, mi sgrida a recarmi presto a scuola. Sono davvero affezionata a lei, senza di me non so proprio come finirebbe”.
“Rosario, – poi commentò il contadino, dobbiamo fare altro. Avvisiamo le suore della parrocchia che provvederanno a sistemarla tra di loro”.
Il ragazzo ne parlò in casa e poi ai suoi insegnanti.
Fecero una catena di solidarietà e la vecchietta fu accolta tra le suore.
Da una mela e un mazzo di giri, uscì fuori, da tanta gente di buona volontà, una colletta mensile di sistemazione della nostra zia Rosetta.
Non avvenne così anche per Gesù Cristo nella condivisione dei cinque pani e due pesci? Buona lettura a soccorrere gli altri. Dipax