XXIX Domenica del tempo ordinario
A Dio e a Cesare
Aiuta Dipingi la pace con il C/C postale 10298909
oppure IBAN IT 02 P076 0104 6000 0001 0298 909
Oggi il vangelo ci dà la forza
di liberarci da ogni compromesso.
Dare a Dio
quello che è di Dio
e a Cesare quello
che è di Cesare.
Finalmente tutto è chiaro!
Via ogni compromesso
dalla chiesa.
Dall’editto di Costantino
la chiesa è divenuta
Chiesa – Stato.
E’ ora di liberarci da questo compromesso.
La comunità di Cristo
è tenerezza, grazia,
amore e fratellanza.
Il silenzio del cuore
è preghiera,
è l’energia e il motore
del pensare.
Dopo tante sofferenze,
dopo tanto versare
lacrime e sangue
Cristo è risorto
dalle mie vene.
Veniamo al vangelo di Matteo!
La voce della coscienza
nessuno mai
potrà ammazzarla.
Non puoi infangare la coscienza
con le tue menzogne.
Ahimè ti infanghi da solo.
Nel fumo grigio della tua anima
puoi cogitare solo male.
La chiesa non è moneta,
è Provvidenza di Dio,
più generosa di ogni banca.
Cosa possiamo dare a Cesare?
Ecco un elenco parziale:
guerre di secoli, corruzioni di denaro,
mafia, droga,
inganni per occultare la verità.
Leggi inique
e contro ogni coscienza,
oppressione di libertà.
Non confondiamo
il Bene Comune della creazione,
del lavoro
e dell’operosità dei popoli
con i decreti governativi
troppo spesso emanati
da conflitti di interessi personali.
Le leggi giuste vanno difese,
diritto alla vita.
Diritto all’istruzione.
Diritto al lavoro,
diritto alla casa,
diritto alle cure
e alla sopravvivenza.
Cosa possiamo dare Dio?
Tutto il creato,
tutti i viventi,
la grazia e le virtù di Dio
che sono in ogni persona.
Il tuo sorriso
e la tua tenerezza
per ogni cuore della terra.
Tutta la nostra gioia
di essere amati da Lui.
Tutta la nostra vita
totalmente per Lui!
Tutta la nostra fratellanza
per ogni vivente sulla terra!
Grazie, Signore,
di esistere!
Io non sono di Cesare.
Io sono di Dio
e vivo di gioia e di grazia!
Paolo Turturro