Cristo dopo essere stato messo alla prova dagli scribi,
dai farisei e dai saducei,
ora è messo al confronto spinoso
con gli erodiani:
come dire: noi sommi sacerdoti non ci siamo riusciti
a farlo cadere nel tranello,
ora tocca a te, potere romano,
a farlo crollare.
Come dire ancora:
ora vediamo come si comporta
dinanzi al potere opprimente di Roma.
Cristo è liberante, è equidistante.
Come a dirci: viviamo nel mondo ma non siamo del mondo.
Diamo a Cesare quello che è di Cesare:
denaro, compromessi, scappatoie, ruberie, banche disoneste,
droga, narcotraffici, traffici illeciti, concordati.
Forse tu Chiesa foresti questi intrighi?
Forse il Concordato non è un compresso?
Forse l’8 per mille non è un benevolo compromesso?
Forse il Banco alimentare
in mano alle grandi industrie che ricevono sovvenzioni
dalla Comunità Europea, non è un compromesso?
Questa distinzione e l’equilibrio di Cristo ci mette in crisi.
Siamo messi noi alla prova:
siamo con Cristo o con gli Stati?
Svuotiamo il contenitore di Cesare dalla chiesa.
L’equilibrio di Cristo è la vera nostra pace. Dipax