A Ennio Morricone

A Ennio Morricone

Siamo sparse note

nell’universo dell’ignoto.

Nel cuore di Cristo

vibra tutta la nostra armonia.

Verrà quel fanciullo che,

come un maestro d’orchestra,

armonizzerà le sinfonie del silenzio.

Appena un respiro è la nostra vita,

come una nota di violino.

Siamo una staffetta di esistenza.

Non possiamo contare i passi

di milioni di anni luce.

Il tempo incenerisce il corpo

ma non le tue note

e i nostri pensieri.

Non tutte le spighe

restano in piedi.

Il cielo fiorisce i deboli,

come le note della sinfonia

del tuo Nuovo cinema Paradiso.

Mission è la mia musica.

Quell’eucaristia vibra

ancora nel mio cuore.

Tengo ancora nelle mie mani

quell’ostensorio trasparente

della mia vita,

a cadere in cielo.

Le tue note non spareranno

mai un mitra.

Un Pugno di dollari

non mi basta.

Io cavalco “C’era una volta il West.

La tua umiltà

è la nota più splendida

dei tuoi numerosi spartiti.

La tua lucidità e la tua dignità

sono il pentagramma della tua esistenza.

Nelle mie notti oscure

suonerò ancora Mission

a librarmi oltre il cielo,

dove ora, certo, ti posso incontrare.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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