Non importa se si avanza poco, l’importante è non fermarsi.
C’è sempre un rimedio al male, il tempo.
Il silenzio annulla le cattiverie.
Un canto nel dolore
vale un’intera libertà.
Sono la voce delle sole vocali,
le consonanti non servono al dire,
se le inghiotte il soffrire.
Ciò che è nell’innocenza è tutto risaputo.
Si muove a memoria dentro di noi,
come per un cieco le cose in una stanza.
Meglio fagioli da libero che arrosto da corte.
Ti dico in faccia la verità,
anche se mi pugnali alle spalle non cambierei nulla.
Una valanga di pugni non vale un fiato di verità.
Ti insegnerò ad amare. Cominciamo dai tuoi occhi.
La dentro ti scriverò tutta la passione di Cristo.
Sentirai l’ardore del suo amore.
Dai, scendi dal tuo piedistallo.
Innalza il tuo sguardo a ciò che è eterno.
Non volare basso a respirare la polvere che gli altri ti sollevano. Nei tuoi occhi c’è il mistero.
Sul tuo volto c’è la bellezza della mano divina.
Nelle tue mani c’è l’infinito che tu non conosci e che,
senza che tu sappia, da tempo l’hai assopito d’inerzia.
Io sento come ti ottura il male.
Ricordati hai solo un cuore,
non spegnerlo palpitando odio e rancori.
Io so creare la soluzione.
E’ fatta di una piccola parola:”Scusa”.
Paolo Turturro