Cenae Domini
Sei invitato alla mensa “cenae Domini”. Sia lode piena, risonante in tutto il mondo. La sua mensa è feconda e decora la tua mente. In hac mensa novi Regis, novum Pascha, novae legis. Davvero l’eucaristia è la nuova legge, l’unica mensa della vita. Cristo si consacra sul corporale del nostro corpo e non più su un fazzoletto merlettato d’oro. Consecramus hostiam nel nostro cuore. Quod non capis, quod non vides, solo la fede ti conferma che nel tuo corpo, nutrito dell’eucaristia, scorre il sangue di Cristo. La natura non ti può confermare il divino. In quel pane, la transustanziazione di Cristo. In quel sangue, la sublimazione del divino. Sotto diverse specie è il mistero d’amore. Dogma datur ai cristiani. Mangi carne, bevi sangue e Cristo è tutto intero in ogni sua parte. E’ intero pur spezzato. Pur diviso, è intero per tutti noi. Siamo uno, siamo mille, interamente lo riceviamo. Tutti noi ci nutriamo e solo l’eucaristia, con il tuo animo sincero, ti purifica davvero. Nella comunione la sincerità è essenziale, come nel vero amore, altrimenti l’ostia resta solo pane. Solo lo Spirito rende viva l’eucaristia. Puoi imboccare tante ostie e freddo e malato e peccatore tu resti, se tu sei incoerente e falso di cuore. Tu spezzi il pane di Cristo, ma non si tocca la sostanza. Nell’eucaristia sei Cristo vivo, ma nulla è diminuito nella tua persona. Ecco il pane degli angeli, ecco il pane dei poveri, ecco il pane degli affamati, ecco il pane del nostro lungo pellegrina – re, vero nostro pane e non va mai gettato. Bone pastor, panis vere, portaci nella casa di tuo Padre. Tu che tutto sai e puoi, palpita per sempre nel nostro cuore, fermenta la nostra vita. Lievito tu sei, per noi, di santità. Dolce e soave è nutrirci del tuo pane di vita eterna. Dolce e soave è il tuo calice bevanda d’amore. Eucaristia, infiorata di virtù e di grazie tu sei per le strade della nostra vita. Il nostro corpo è il corporale, dove Cristo ci consacra eterno e dove il suo calice ci trabocca d’estasi.
Paolo Turturro