Chi può credere a un Dio come te? Un Dio sputato, un Dio deriso, un Dio che si fa lebbroso, un Dio che abbraccia prostitute, un Dio che lotta per i deboli. Un Dio che si
schiera per la giustizia del cuore, mentre i massacri infettano i giornali. Chi può credere a un Dio come te? Un Dio impotente sulla terra e potente lassù nei cieli? Un Dio che si fa peccatore, per fondere la sua grazia nei derelitti. Un Dio assurdo che si svuota di se stesso, per riempire di divinità l’Umanità. Chi resisterà al suo apparire? Sei come il fuoco del fonditore a fondere di santità ogni persona. Sei come la liscivia dei lavandai a purificare i crimini del mondo. Tutto questo fai tu, solo perché ami? Tutto questo sei tu? Mi fai impazzire, nella debolezza rafforzi i cuori. Come fai a ridurre all’impotenza mediante la tua morte colui che della morte ha il potere? Tutto questo mi rafforza di fede ed esco dai dubbi, gridando;”Dio mi ama”. Ora io so che amare è la tua misericordia. Ora io so che la debolezza è la forza dell’umiltà. Ora io so che il vero Dio si umilia per amare. “Ora puoi lasciare, Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza…la salvezza dell’amore, la salvezza che non si poteva conoscere, la salvezza della verità. Sento dentro di me lo zumami che mi urla più di Munch, “Io ti amo”. La verità è mossa sempre e soltanto dallo Spirito. Io, stamane, ho dialogato e adorato l’invisibile. Il suo sguardo mi ha riempito di consolazioni. Chi mi può dare di più?
Paolo Turturro