Quale uomo può conoscere il volere di Dio? Io rifletto come un’ape, impollino la conoscenza a secondo dei fiori che piacciono. Il mio corpo non appesantisce l’anima; sono stanco di fatica, ma lo spirito è desto di volere. Non sono una tenda di argilla, sono di Cristo, un roveto ardente. Io conosco poco della terra, e senza saperlo contemplo le cose del cielo. Io mi sono salvato per mezzo della sapienza. Il mio rifugio è stata la Parola di Cristo. Io conosco l’alfabeto dello spirito e non mi conviene contare i giorni della terra. Mi sono saziato d’amore e il mio corpo è divenuto eterno. Anch’io sono vecchio e prigioniero di Cristo. Penso come un nonno e credo come un martire. Oh! Avessi un figlio generato nelle catene! La dentro ho generato soltanto un’anima in cielo. Eppure ho tante persone che mi sono accanto e mi sono a cuore. Avrei voluto tenere con me Eric, ora che sono rimasto solo. Io sono esiliato per il Vangelo. Ora i miei amici non sono più con me, come schiavi di un progetto, non mio. Ora sono liberi e seminano lo spirito di Dipingi la pace, liberamente nel mondo. Io accolgo chi ha ricevuto il mantello della grazia. Io ho gridato come Cristo:” Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre … e il tempo del mondo e persino la propria vita, non può vivere il carisma di Cristo. Io ho costruito il Borgo della pace e la Divina Provvidenza ha provveduto a tutti i calcoli. E’ terminato il tetto della casa dell’angelo e tutti, qui dentro, respiriamo pace. Non c’è bisogno di un comandante. Io ho rinunciato persino al mio volere. Ho mandato messaggeri a chiedere pace a chi infliggeva odio e guerre. La forza della pace è non assoggettarsi al volere del comando. Nessuno è discepolo dello Spirito, se non ama il proprio spirito. Io ho esaminato le cose della terra e ho scelto quelle del cielo.
Paolo Turturro