Mi hai fatto entrare
nelle tue viscere,
a sentire il calore
dei tuoi gemiti.
Tu capivi
che morivo anch’io d’amore.
Ora mi perdo
nei miei fratelli
che credono ancora alla morte,
quando tu l’hai distrutta
per sempre.
Non crediamo ai tuoi misteri.
La morte
non uccide l’amore.
Non hai cacciato
dal tuo costato
nessuno di noi,
peccatori e prostitute,
empi e giusti.
Sei assurdo,
un pazzo autentico
ad amare
chi odia e chi ammazza
per gelosie
e per un non nulla.
L’uomo è vigliacco a se stesso.
Tu vuoi che nessuno si perda
nella cloaca dei peccati.
Tanti hanno punito
il tuo silenzio.
Non potevi svergognare
pubblicamente
un Pilato o un Caifa
che giocavano a scarica barili?