Io mi accorgevo
del mistero di grazia
che abitava in me:
“Come facevo a non peccare
nella mia disperazione?”.
Tu, uomo del dolore,
mi hai insegnato
a non peccare nella mia condanna.
Tu eri felice di dormire
sul mio petto
più duro di una pietra,
dove crescevano lavande di lacrime,
ciclamini di sangue
e candidi roseti di spine.
Tu eri la grazia
e i farisei per gelosia
ti sputarono in faccia
tutta la loro rabbia.
Li hai distrutti,
con tutte le loro ostinate prove.
A pezzi osarono presentarsi
con gli Erodiani,
calpestati dalla loro stessa moneta. Dipax